Quando si parla di manutenzione alla caldaia ci si riferisce in particolare a una verifica sul corretto funzionamento dell’impianto e sul controllo dei fumi. Logicamente per qualsiasi intervento da apportare sull’impianto è opportuno in ogni caso rivolgersi assistenza caldaia Roma per avere la sicurezza di aver fatto gli accertamenti che la legge prevede in questi casi.

Manutenzione caldaia in cosa consiste

Partiamo dal presupposto che la manutenzione sulla caldaia è obbligatoria se non si vuole incappare in multe e sanzioni. Inoltre deve essere fatta da un tecnico che possiede un’abilitazione per questo tipo di intervento. I controlli ordinari che il caldaista propone di fare sull’impianto sono votati a verificare il corretto funzionamento di quelle parti della caldaia che più facilmente potrebbero usurarsi: ventole, le varie guarnizioni, gli elettrodi, la camera di combustione. Inoltre, il tecnico si occupa anche di sottoporre l’impianto ad una pulizia generale, con cadenza annuale, prima che esso venga messo in funzione. Se si trascura la manutenzione sulla caldaia  si corre il rischio di rimanere all’improvviso senza riscaldamento. Tali guasti se trascurati nel tempo possono portare a danni maggiori che comporterebbero delle spese importanti come quelle in cui si prevede la completa sostituzione della caldaia.

Che cos’è il bollino blu o verde

Dopo aver sottoposto la caldaia a controllo dei fumi, all’impianto collaudato viene assegnato il bollino blu o verde. La differenza di colore del bollino dipende dalla potenza dell’impianto.  Sono i tecnici professionisti, che vengono a fare le verifiche sulla caldaia, a prendersi l’onere di assegnare il bollino blu. Invece il bollino verde si ottiene attraverso il controllo periodico sulle caldaie nei comuni della provincia a cui si appartiene che però questi ultimi non devono superare i 40000 abitanti.  Per ottenere il rinnovo del bollino blu è necessario che l’impianto superi le verifiche che il tecnico mette in atto di anno in anno.  Tali accertamenti riguardano tutto ciò che potrebbe danneggiare l’ambiente con l’emissione di sostanza nocive o di fumi tossici. A secondo del tipo di caldaia, cioè gli impianti con una potenza superiore a 10 kw o quelli  inferiore a 100 kw,  il rinnovo può avvenire ogni anno, ogni quattro anni oppure ogni otto anni.

Di Grey