Chi è entrato nella lista di cattivi pagatori, sicuramente vorrà sapere per quanto gli rimane addosso questa macchia che non è indelebile come invece tanti ancora sembrano pensare. La risposta alla domanda in merito a quanto tempo si resta segnalati come cattivo pagatore Roma è dipende. Infatti, la tempistica cambia in base al tipo di insolvenza maturata nel corso del tempo. Tuttavia, si può dire che in genere chi estingue un debito sebbene in ritardo, viene cancellato dalla lista dei cattivi pagatori nel giro di 12 mesi. Perché ciò accada, resta però importante estinguere il debito entro la fine dell’anno del termine del contratto affinché non intervenga l’agenzia di riscossione.

Per capire meglio, può essere utile fare un esempio affinché si capiscano meglio le regole. Se si estinguono le rate dovute in ritardo nel giro di pochi mesi dal termine, non si è +1 cattivo pagatore Roma e si viene cancellati dalla lista dopo 12 mesi. Invece, nel caso in cui le rate non pagate dovessero restare tra tali per due anni, la cancellazione dal registro può avvenire con una tempistica con compresa tra i 36 e 60 mesi cioè tra i 2 e 5 anni di tempo dalla data della richiesta.

Si tratta di nuove regole e tempistiche che sono state introdotte all’interno dell’ordinamento a partire dal 2021 lo scopo è quello di snellire le pratiche che riguardano i soggetti insolventi. Per coloro che invece hanno saldato le rate del prestito nonostante i ritardi prima che il contratto arrivasse alla data di termine, dovranno avere a che fare con l’agenzia delle entrate riscossioni.si tratta di un ente che pochi conoscono perché è noto per essere l’ex Equitalia. Purtroppo, in questo caso bisogna mettere in conto spiacevoli situazioni come pignoramenti e sequestri dei beni della persona insolvente. Questi vengono sequestrati al fine di risarcire il creditore.

Se la persona che contrae il debito e non è più in grado di saldarlo dovesse essere nullatenente, il debito viene congelato fino all’età della pensione che verrà trattenuta di un quinto fino all’esaurimento del debito.

Di Grey